Un romanzo nel cassetto

Vi piace la lavagna? O, quantomeno, vi incuriosisce? 
Spero di si, perchè quella lavagna racchiude tutto il primo romanzo su Stibia.

Arrivò a casa verso novembre 2020, vale a dire in piena epidemia Covid. Non solo mondiale, ma anche personale, visto che ne stavo guarendo proprio in quei giorni.

Dire che è ingombrante non rende l'idea.
E' faticosa persino da spostare.

Eppure, era necessaria per contenere le "Fabula storytelling cards", senza le quali molto probabilmente il romanzo non avrebbe mai visto la luce.

E qui giungiamo alla domanda chiave: come si passa da un'idea ad un romanzo?

Se vogliamo restare in ambito astratto e filosofico, lo si fa con tanto duro lavoro. 
L'impegno è imprescindibile (ma in quali ambiti della vita non lo è, dopo tutto?).
Da solo però non basta: senza organizzazione e pianificazione si rischia presto di perdere la bussola. Del resto, basti pensare a tutte le persone che conosciamo e che hanno come sogno nel cassetto quello di scrivere un libro: molte, molte più di quelle che poi lo realizzano.

Sull'impegno, si può lavorare, ma è un miglioramento personale, e come tutti questi è complesso da realizzare; non aiuta il fatto che non si possa instillare forzosamente: la motivazione deve venire da dentro.
Del resto, se non crediamo noi nel nostro romanzo, chi dovrebbe crederci?

Molto invece si può fare per organizzazione e pianificazione. 
Le "Fabula storytelling cards" (no, purtroppo non le sponsorizzo, ma le suggerisco tanto che se potessi le obbligherei per ogni scrittore) sono un'ottima soluzione. 
Aiutano a ragionare in modo organico sullo sviluppo della trama e dei personaggi e ci permettono di avere un colpo d'occhio complessivo sulla storia che stiamo raccontando.

Ora che abbiamo una motivazione sufficiente e degli strumenti tecnici per renderla produttiva, ci manca soltanto un piano. Darsi obiettivi smart, dapprima macro, poi via via sempre più piccoli e particolareggiati, è fondamentale per non perdersi d'animo.
"Scrivere un romanzo di almeno 350 cartelle" può spaventare.
Scrivere 100 parole per volta, invece, è qualcosa di molto più abbordabile che, nel lungo periodo, produce gli stessi identici risultati (anzi: forse la differenza sta proprio tra il produrli ed il non farlo).

Non è però una ricetta magica.
Pur con tutti gli ingredienti corretti, a volte un soufflé non si gonfia a dovere.

La prossima volta vorrei parlare proprio di quali siano stati gli intoppi maggiori incontrati durante il percorso.